Fin da subito il 2015 è stato sanguinosamente segnato da guerre e attacchi terroristici. La via per la pace sembra sempre più lontana e sfuocata in questo mondo in cui appena accendiamo la televisione troviamo sempre nuove notizie di cronaca nera. Quanti bambini uccisi dai terroristi all’interno delle loro scuole, quanti attentati nelle strade, madri che uccidono i propri figli, mariti che uccidono le proprie mogli.  A poco a poco sembra che tutto ciò ci sovrasti e che si affievolisca la speranza di costruire un mondo pacifico.

Ma come ci ricorda Papa Francesco “La pace è sempre possibile!”. Anche in questi periodi di buio, dobbiamo essere capaci di scorgere quel barlume di speranza che è nascosto dietro la tempesta di crudeltà generata dall’uomo. La violenza infatti non genera che altra violenza e odio. Nonostante ciò, molti uomini ritengono che essa sia lo strumento principale per riportare ordine nel mondo e avere potere. In realtà lo strumento più forte e pregnante che ci è stato donato è la parola. Tramite essa possiamo promuovere, assieme alla cultura, la costruzione di una via per la pace. A volte però ci sembra di esser soli e che la nostra voce sia flebile e sottile rispetto ai rumori delle bombe e dei colpi di pistola. Ma il Papa ci ricorda un altro cardine per la costruzione della pace: “Non più schiavi ma fratelli”. Anche se le guerre ci sottomettono e creano un clima di terrore non c’è da temere poiché siamo tutti fratelli e tutti vogliamo esse costruttori di pace. Basta ricordarsi quanto possano esser forti e taglienti le nostre voci unite insieme in un unico inno contro le ingiustizie. Una dimostrazione di ciò è ben visibile in questi giorni nei social network. A seguito dell’attacco terroristico alla sede del giornale satirico francese “Charlie Hebdo” c’è stata un esplosioni di solidarietà verso il giornale stesso, le famiglie delle 12 persone uccise e soprattutto verso la libertà di stampa della quale nessuno può privarci. Vedere che persone di tutto il mondo stiano condividendo frasi o immagini a riguardo fa capire quanto potere abbiamo nelle nostre mani e quante modalità ci sono per promuovere la pace!

Ora non dobbiamo lasciare che questa ondata di solidarietà vada nel dimenticatoio, anzi dobbiamo alimentarla tenendo ben fissa la nostra arma: la cultura!

Maria Morbidelli
Movimento Studenti di Azione Cattolica - Senigallia

Pubblicato: 08 Gennaio 2015

Si parte solo con qualche maglione pesante. Pare siamo molto freddo a Firenze tra il 28 dicembre e il 1 gennaio…
Si torna con una valigia piena, strabordante. Non di souvenir ma di entusiasmo, di desideri, di bellezze.
È il campo giovani che fa questo effetto!
Eravamo una cinquantina e siamo stati ospiti dei frati francescani di Fiesole, in un monastero situato nel punto più alto della cittadina… affacciandoci oltre le mura, la visuale ci proponeva una prospettiva mozzafiato quasi smisurata per il nostro sguardo sempre troppo abituato a guardare solo fino alla punta del proprio naso. Ripensandoci, credo che quello squarcio di mondo visto oltre le mura, è la fotografia più rappresentativa di tutto il campo: lo stupore, il riconoscersi tanto piccoli ma così preziosi, la voglia di tuffarsi nel mondo e di dare un calcio alla mediocrità, l’amore per l’uomo e per le sue opera, la bellezza della Creazione.
Riflettere sulla nostra umanità – era questo il tema del campo giovani – è oggi un bisogno e una responsabilità. La chiesa tutta si sta incamminando verso il Convegno Ecclesiale che si terrà proprio a Firenze il prossimo ottobre e il cui tema è appunto “in Cristo Gesù, una nuova umanità”. Anche noi giovani allora, che della Chiesa vogliamo essere il volto vivace e costruttivo, abbiamo sentito la necessità di fermarci a riflettere: chi è l’uomo?
Non sono risposte ad abitare il nostro cuore ma solo alcune riflessioni che proviamo a condividere.
Essere uomini, dunque riscoprire la nostra piena umanità, è il mestiere più difficile ma è l’unica via per vivere e riuscire a guardare il mondo con lo stesso sguardo di Dio.
Essere uomini significa riconoscerci innanzi tutto uomo o donna. Significa riconoscerci liberi di amare dove e quando vogliamo.
Essere uomini significa aver incontrato Cristo e in Lui riconoscerci Figli di Dio, dunque creati a Sua immagine e somiglianza.
Essere uomini significa vivere come Cristo, unico vero Uomo.
Essere uomini significa uscire per incontrare gli altri; significa abitare i luoghi in cui viviamo rendendoli vivi e accoglienti; significa educare ma anche imparare; significa annunciare perché si ha qualcosa da dire, Qualcuno da raccontare; significa lasciarsi trasfigurare da Dio, rimettersi nelle Sue mani e costruire la nostra vita sulla roccia della fede.
Essere uomini significa abdicare alla propria mente, fidarsi della realtà che ci circonda, ascoltare il proprio cuore (cit. sr Elisa Galardi)
E dopo averci pensati e creati così, uomini, Dio vide che era cosa molto buona!

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Pubblicato: 04 Gennaio 2015

“Parleremo di scuola tra ragazze e ragazzi di regioni diverse. Condivideremo la vita e le esperienze, ci confronteremo su come la scuola può essere luogo di felicità, di passione, di appartenenza”: da oggi al 5 gennaio si svolgono in cinque diverse città della penisola i Cips, Campi interregionali per studenti, promossi dal Movimento studenti (Msac) e dal Settore giovani dell’Azione cattolica italiana. Padova, Fognano-Brisighella (Ravenna), Anagni (Frosinone), Benevento, Paola (Cosenza) ospitano ragazzi e giovani provenienti da varie regioni. I Cips sono “aperti a tutti gli studenti, senza alcuna barriera religiosa, politica o ideologica”. I responsabili - Gioele Anni del Msac, Lucia Colombo e Michele Tridente del Settore giovani - si augurano che “l’incontro tra tanti studenti, msacchini e giovanissimi, ragazze e ragazzi delle nostre città, faccia crescere nella nostra associazione quell’amore per la scuola che Papa Francesco invita a ‘non farci rubare’”, come affermato nel “Discorso al mondo della scuola del maggio scorso. Il titolo dei Cips è “Questa è la mia scuola! La casa dove posso stare bene con te”. “Parleremo di come abitare la scuola per quelli che siamo, con passione e senza pregiudizi. Ci confronteremo sulle relazioni che viviamo a scuola, quelle di amicizia e quelle che costano fatica. Scopriremo, infine, come essere protagonisti a scuola grazie agli strumenti della partecipazione studentesca”. Dal Msac di Senigallia sono partiti, alla volta di Fognano, in quattro. E noi facciamo il tifo per loro.

Pubblicato: 03 Gennaio 2015

Nel cuore delle feste di Natale, l’esperienza più bella per i giovani di Ac: il camposcuola.

Destinazione Firenze/Fiesole, luoghi suggestivi, carichi di storia da scoprire e di cultura possibile, alla portata di tutti.

Sulle orme di grandi personaggi di ieri e di oggi che hanno avuto il coraggio di scommettere su un’umanità più bella, camminando insieme alla Chiesa tutta verso il Convegno Ecclesiale di Firenze del prossimo novembre 2015.

 

 

 

Note tecniche: 

  • partenza ore 14.30 da P.zza del Duomo - Senigallia (ci riserviamo di anticipare la partenza in caso di previsioni metereologiche particolarmente avverse)
  • portare lenzuola, asciugamani ed effetti personali. La struttura dispone invece di coperte.
  • portare Bibbia, quaderno e penna.
  • portare vestiario sufficientemente pesante, viste le previsioni metereologiche e il programma di una giornata interamente fuori casa.
  • il campo si concluderà con la partecipazione alla S. Messa in Duomo (a Senigallia) alle ore 18.00, durante la quale i giovani riceveranno dalle mani del Vescovo il Messaggio del Papa per la 48ª Giornata Mondiale della Pace

 

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato: 24 Dicembre 2014
In mezzo alla sala mattoni, cazzeruola, piccone e cemento: in poche parole tutto quanto per alzare un muro. Da una parte cinque variegati docenti, di diversa "fattura" e sensibità. Dall'altra una quarantina di giovanissimi disposti ad un confronto aperto e sincero.
Bella e riuscita l'idea del Msac senigalliese di promuovere - lunedì 15 dicembre, alla Casa della Gioventù - un dialogo a tutto campo sulle più quotidiane e vissute dinamiche scolastiche. Ruoli, responsabilità ed aspettative reciproche si sono "parlati" in una sera d'inverno, per dirsi che la scuola può diventare una comunità accogliente e a misura di tutti, o quasi. 
E in questa occasione, da una parte e dall'altra, si è capito che abbattere i muri della diffidenza reciproca può essere più facile di quello che sembra.
 
msac dic2014
Pubblicato: 15 Dicembre 2014

In questo intenso tempo di Avvento, abbiamo pensato sia importante per tutti noi giovani prenderci un tempo di silenzio e preghiera, per avere cura della nostra spiritualità.

L'invito è per DOMENICA 14 DICEMBRE presso il Seminario Regionale di Ancona, dove i seminaristi si prenderanno cura appunto di questo momento, inserito all'interno di un ciclo di quattro incontri dal titolo "Nord-Sud-Ovest-Est"

Per andare insieme, ci vediamo alle 16.15 in Piazza del Duomo, a Senigallia, organizzandoci autonomamente con i mezzi. Chi avesse bisogno di un passaggio, mettiamo comunque a disposizione alcuni posti, per sicurezza però fateci sapere prima della vostra necessità.

A domenica!

parlero al tuo cuore 2014

Pubblicato: 12 Dicembre 2014

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