Pellegrinaggio Giovani 2015

“Noi ci siamo messi in cammino/ e abbiamo deciso di rischiare,/ non camminando come vagabondi,/ ma seguendo chi può indicarci la strada e cammina con noi./ Pensavamo di essere turisti/ e ci siamo scoperti pellegrini”.

Con questa frase trovata un po’ per caso, mi piace pensare all’esperienza del Pellegrinaggio diocesano giovani. Ritrovare in chi ti sta accanto il volto di Dio, camminare col corpo e camminare nell’anima, annunciare la gioia della fede… sono alcuni dei doni dell’essere pellegrino.

Quest’anno i nostri passi saranno alla scoperta della chiamata all’Amore e alla gioia che Dio ha per ognuno di noi, la “vocazione”. Sarà uno scoprirsi figli amati e desiderosi di donare con gratitudine il bello che abbiamo ricevuto. Contagiati dalla gioia, sotto il sole o la pioggia, a stupirci che c’è un senso al nostro esserci, un senso che fa bella ogni cosa.

Leggiamo ora una testimonianza di chi ha vissuto i due precedenti pellegrinaggi per vedere come tutto questo si fa esperienza, si fa vita quotidiana.

Ciao! Nel 2006 eravamo dei semplici pellegrini che con zaino in spalla e gambe allenate (più o meno) si apprestavano a partire per il primo pellegrinaggio diocesano.

Spesso pensiamo che le cose più belle siano lontane da noi e che là sia pure la nostra felicità; invece il pellegrinaggio ci ha mostrato che la nostra realtà, fatta di persone e luoghi davvero pieni di bellezza, è un dono grande e unico.

Come lo abbiamo capito? Ora ve lo spieghiamo!

Il passo del pellegrino è abbastanza lento da poter godere della bellezza del creato nella natura e nelle persone; nella giornata del pellegrino il tempo della preghiera è vissuto con gioia e ci ricorda che tutta la bellezza che viviamo è dono di Dio. In ogni istante c’è qualcuno pronto a condividere parte della sua vita con te: dal ragazzo che ti cammina accanto, a chi per la strada ti offre acqua o cibo o che in parrocchia ti prepara un pasto caldo; la sera, poi, quando stanchi e un po’ sudati si arriva alla meta, essere ospitati da una famiglia che fino al mattino dopo ti tratta come il proprio figlio ci fa constatare quanto prezioso è il valore dell’accoglienza.

Il desiderio di vivere di nuovo questa esperienza abbiamo potuto concretizzarlo nel 2010 - anno della seconda edizione del pellegrinaggio diocesano - e anche in questo caso non siamo rimasti delusi!

Ed ora eccoci… manca poco alla terza edizione del pellegrinaggio! Non lasciatevi sfuggire l’occasione, segnerà la vostra vita in positivo! Per noi è stato così: ora siamo marito e moglie, con un figlio di 2 anni e il secondo in arrivo proprio nel periodo del pellegrinaggio!

Giovanni e Diletta

on 23 Luglio 2015

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