Gemellaggio con la Bosnia Erzegovina

Era il 1997 quando, a pochi anni dalla fine della terribile guerra nella ex – Jugoslavia (1991 – 1993), abbiamo sentito parlare di Bosnia Erzegovina. Un giovane coraggioso vescovo, mons. Pero Sudar, rimasto nella sua capitale Sarajevo  per tutta la durata dell’assedio, propose alle diocesi italiane di gemellarsi con una parrocchia della sua martoriata diocesi. A Senigallia fu l’Azione cattolica a dire sì e la nostra parrocchia si diede subito da fare per aderire a questa iniziativa. Negli anni sono state tantissime le occasioni di incontro al di là dell’Adriatico: visite, vacanze, iniziative, campiscuola, raccolta fondi, esperienze. A noi è stata affidata la piccola comunità di Solakova Kula, diocesi di Sarajevo. E questa amicizia ancora è più viva che mai, tanto che ogni estate non mancano mai parrocchiani – parroco compreso – che passano un po’ di giorni nelle bellissime montagne della Bosnia Erzegovina.

Un’amicizia che fa bene all’Azione Cattolica diocesana, all’intera diocesi. Incontrare esperienze diverse di comunità, un paese dalla lunga e travagliata storia, una Chiesa che annuncia e vive il perdono, la riconciliazione e il rispetto della dignità umana, significa tanto. Il gemellaggio con Solakova Kula, il sostegno alla Scuole interetniche (promosse dalla Chiesa cattolica bosniaca) sono i punti fermi di un legame che nel tempo si è rafforzato, ha dato modo a tanti di aprire la mente ed il cuore su esperienze molto arricchenti, belle, coraggiose. Come i volti dei  cari parrocchiani, i parroci, le suore, il vescovo Pero Sudar. Compagni di un cammino pieno di sorprese.

Dalla fuga nei tempi di guerra le comunità cristiane si sono ridotte a numeri di poche decine di persone. In Bosnia, nei vari periodi storici, sono stati tanti i periodi difficilissimi per la sopravvivenza della Chiesa; oggi è così nel territorio della parrocchia di Solakova Kula. E’ per questo che negli ultimi anni il nostro aiuto è andato alla vita parrocchiale di questa piccola comunità. Ripercorrendo la storia di questa amicizia, siamo contenti nel ricordare il sostegno alle singole famiglie, la sistemazione di un tratto di strada, l’acquisto  di attrezzature necessarie  al lavoro dei campi,l’acquisto di un gregge di pecore, la ristrutturazione del tetto della Chiesa parrocchiale e della cancellata di recinzione.

Zajedno-insieme  è stata la grande scommessa di questi anni: camminare insieme per un lungo tratto di strada e non fermarci nel momento in cui l’emozione per la guerra si sarebbe sopita. Ora che le esigenze materiali, fortunatamente, sono molto ridotte, c’è rimasta la parte più bella di questo legame profondo: l’amicizia!

Allegati:
Scarica questo file (Zajedno - Insieme.pdf)Zajedno - Insieme.pdf[Aggiornamenti dalla Bosnia - ottobre 2014]4165 kB

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