"Se ognuno di noi fa qualcosa, si può fare molto!”.
Questa citazione di don Pino Puglisi ha dettato il ritmo e il contenuto di tutto il weekend formativo offerto del Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana svoltosi a Trevi dal 6 all’8 Marzo. Un’esperienza che ha saputo coniugare temi interessanti e relazioni autentiche all’interno della grande famiglia associativa.
È incredibile quanto sia stimolante il confronto con chi vive realtà diverse dalla propria, condividere problemi e soluzioni, idee e proposte, sempre alla ricerca del bene comune. Già perché proprio di bene comune si è parlato tanto e di come poterlo perseguire in vari ambienti: da quello lavorativo a quello politico, passando per il terzo settore e senza dimenticare studio e ricerca.
Ma cos’è il bene comune? Non la somma del bene di ciascuno ma il prodotto. Come in una moltiplicazione, se un solo fattore è zero, tutto il risultato si annulla. Ecco allora che bene comune è conoscere il territorio in cui siamo radicati e le persone che lo abitano, con la consapevolezza che la realtà è spesso complessa ma che di certo supera – in termini di bellezza – le nostre idee.
Bene comune è gettare ponti, tessere relazioni, abitare con responsabilità e passione i luoghi della nostre giornate nella consapevolezza che solo insieme “si può fare”.
Bene comune è dialogo e scelta. Dialogo come capacità di ascolto e di interesse dell’altro; scelta come atto politico la cui ricaduta è a cascata anche sugli altri.
Bene comune è progettualità, è desiderio di costruire con pazienza e speranza.
Bene comune è gratuità, solidarietà e carità.
Due giorni molto intensi dunque, al termine dei quali ognuno torna a casa arricchito dalle esperienze degli altri e dalla consapevolezza che"Si può fare!". Inutile un eccesso di idealismo quando si parla di bene comune: bisogna scendere nel concreto e sporcarsi le mani!
Valentino e Sonia