Chi è l'uomo?

Si parte solo con qualche maglione pesante. Pare siamo molto freddo a Firenze tra il 28 dicembre e il 1 gennaio…
Si torna con una valigia piena, strabordante. Non di souvenir ma di entusiasmo, di desideri, di bellezze.
È il campo giovani che fa questo effetto!
Eravamo una cinquantina e siamo stati ospiti dei frati francescani di Fiesole, in un monastero situato nel punto più alto della cittadina… affacciandoci oltre le mura, la visuale ci proponeva una prospettiva mozzafiato quasi smisurata per il nostro sguardo sempre troppo abituato a guardare solo fino alla punta del proprio naso. Ripensandoci, credo che quello squarcio di mondo visto oltre le mura, è la fotografia più rappresentativa di tutto il campo: lo stupore, il riconoscersi tanto piccoli ma così preziosi, la voglia di tuffarsi nel mondo e di dare un calcio alla mediocrità, l’amore per l’uomo e per le sue opera, la bellezza della Creazione.
Riflettere sulla nostra umanità – era questo il tema del campo giovani – è oggi un bisogno e una responsabilità. La chiesa tutta si sta incamminando verso il Convegno Ecclesiale che si terrà proprio a Firenze il prossimo ottobre e il cui tema è appunto “in Cristo Gesù, una nuova umanità”. Anche noi giovani allora, che della Chiesa vogliamo essere il volto vivace e costruttivo, abbiamo sentito la necessità di fermarci a riflettere: chi è l’uomo?
Non sono risposte ad abitare il nostro cuore ma solo alcune riflessioni che proviamo a condividere.
Essere uomini, dunque riscoprire la nostra piena umanità, è il mestiere più difficile ma è l’unica via per vivere e riuscire a guardare il mondo con lo stesso sguardo di Dio.
Essere uomini significa riconoscerci innanzi tutto uomo o donna. Significa riconoscerci liberi di amare dove e quando vogliamo.
Essere uomini significa aver incontrato Cristo e in Lui riconoscerci Figli di Dio, dunque creati a Sua immagine e somiglianza.
Essere uomini significa vivere come Cristo, unico vero Uomo.
Essere uomini significa uscire per incontrare gli altri; significa abitare i luoghi in cui viviamo rendendoli vivi e accoglienti; significa educare ma anche imparare; significa annunciare perché si ha qualcosa da dire, Qualcuno da raccontare; significa lasciarsi trasfigurare da Dio, rimettersi nelle Sue mani e costruire la nostra vita sulla roccia della fede.
Essere uomini significa abdicare alla propria mente, fidarsi della realtà che ci circonda, ascoltare il proprio cuore (cit. sr Elisa Galardi)
E dopo averci pensati e creati così, uomini, Dio vide che era cosa molto buona!

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on 04 Gennaio 2015

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