Tra i laici di Azione Cattolica

Il nostro grazie al Vescovo Giuseppe

L’ecclesialità è una delle quattro note che caratterizzano l’identità dell’AC conciliare, descritta in particolare al n. 20 del decretoApostolicam Actuositatem e recepita nei primi articoli, norme fondamentali, dello Statuto aggiornato.

Più volte in questi anni ci siamo detti come il Concilio sia il nostro orizzonte, il nostro programma e nel frattempo ci siamo interrogati su come questo ci impegna oggi rispetto al nostro servizio alla Chiesa, alla nostra testimonianza nel mondo, alla nostra vita associativa.

Il Papa nel suo messaggio all’assemblea straordinaria dello scorso anno ci ha ricordato 'Da laici avete scelto di vivere per la Chiesa e per la globalità della sua missione, dedicati, come vi hanno scritto i vostri Vescovi, con legame diretto e organico alla comunità diocesana, per far riscoprire a tutti il valore di una fede che si vive in comunione, e per fare di ogni comunità cristiana una famiglia sollecita di tutti i suoi figli'. In poche righe, tutte queste belle parole significano che quelli dell'Azione Cattolica, dal più piccolo degli acierrini al più vecchietto degli adulti, devono volere bene al vescovo per statuto! Tanto più che è proprio il pastore a scegliere il presidente diocesano tra una rosa di nomi eletti nel Consiglio diocesano. E' nel codice genetico associativo il legame forte, profondo, inscindibile con la chiesa locale, diocesi e parrocchie.

Con il vescovo Giuseppe Orlandoni tutto ciò è diventato vita vissuta. Che crede nell'Ac lo disse fin da subito, forte della sua esperienza di assistente diocesano a Macerata. Col tempo lo ha confermato ed il rapporto è stato sempre aperto, trasparente, mai scontato.

Ci siamo sentiti ascoltati, incoraggiati nel vivere e proporre un'appartenenza ecclesiale esigente, per niente facile, che ha il passo della chiesa intera e con essa vive fatiche e momenti luminosi.

Nelle tappe ufficiali della vita ecclesiale, come nelle occasioni informali, nelle scelte difficili da compiere o nei momenti di gioia vissuti ad un camposcuola, ad un ritiro, in pellegrinaggio, nelle marce della pace, durante una passeggiata il vescovo Giuseppe è stato vicino all'Azione Cattolica diocesana.

Cinquant'anni fa si chiudeva il Concilio Vaticano II, tra pochi giorni si chiude la responsabilità pastorale del vescovo Giuseppe. Nelle cose di Dio, lo sappiamo, nulla va perduto e i semi di bene lasciati sulla buona terra continueranno a germogliare. Saranno diversi, ma sempre buoni frutti!

L'Azione Cattolica di Senigallia

tratto da La Voce Misena

on 19 Dicembre 2015

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